Inaugurazione dell'anno accademico 2024-2025 all'Università Bocconi: un evento speciale per celebrare i 125 anni dalla fondazione

Sabato 9 novembre 2024, presso l’Aula Magna dell’Università Bocconi di Milano, si è ufficialmente inaugurato l’anno accademico 2024-2025, segnando il 125° anniversario dalla fondazione dell’istituzione. Alla cerimonia, tenutasi nella mattinata, hanno partecipato figure di spicco dell'Università e ospiti speciali: il presidente dell’Università, professor Andrea Sironi, la presidente della Bocconi Alumni Community, Silvia Candiani, il magnifico rettore, professor Francesco Billari, e, come ospite d’onore, il presidente della Banca Mondiale (World Bank Group).



Oltre alla presenza dello special guest, sono stati presentati dal magnifico rettore, i nuovi corsi di laurea e anticipata la grandissima novità a partire dall’anno accademico 2025-2026, riguardo i corsi di laurea magistrale, i quali saranno erogati esclusivamente in lingua inglese.

L’apertura ufficiale della conferenza è stata affidata presidente dell'università bocconi, il professor Sironi, che ha dato il via alla cerimonia con un sentito discorso. Nel suo intervento, il presidente ha espresso gratitudine verso tutti i partecipanti, sottolineando l’importanza di questo momento di celebrazione per l'Università. Ha poi proseguito affrontando un tema di grande attualità: il contesto globale turbolento dell’ultimo anno. “Il mondo in cui viviamo ha registrato un anno intenso e complesso. Sono stati 12 mesi caratterizzati da molti risvolti drammatici in tante parti del mondo, martoriate da guerre, terrorismo, catastrofi naturali, ma anche dall’accelerazione di alcuni sviluppi scientifici e tecnologici che incoraggiano ad essere fiduciosi per il futuro.”

Durante il discorso, il professor Sironi ha ricordato anche gli eventi drammatici del 7 ottobre dello scorso anno e le conseguenti ondate di protesta che hanno attraversato le università, in particolare negli Stati Uniti. Questi movimenti, originati nei campus, hanno spesso influenzato il dibattito pubblico, mettendo talvolta in discussione l’indipendenza e la libertà accademica degli atenei. “Dopo i tragici fatti del 7 ottobre dello scorso anno, le università, soprattutto negli Stati Uniti, sono state attraversate da ondate di protesta, che dai campus si sono estese ad altri contesti, spesso in modo strumentale, arrivando, a tratti, a mettere in discussione valori importanti quali l’autonomia e l’indipendenza degli atenei e la libertà accademica,” ha affermato Sironi.

Il presidente ha sottolineato quanto sia essenziale per le università mantenere la propria autonomia, rimanendo libere da influenze esterne di natura politica o economica. Infine, ha espresso il suo onore nel dare il benvenuto al presidente del gruppo della Banca Mondiale, rivolgendosi a lui con parole di stima: “Caro Ajay, è un onore e un grande piacere per noi averti qui in Bocconi, in qualità di 14° Presidente del Gruppo della Banca Mondiale.”



A seguire, ha preso la parola la presidente della Bocconi Alumni Community, Silvia Candiani, che ha raccontato al pubblico la storia dell’associazione nata 6 luglio 1906, il giorno seguente alla celebrazione della laurea dei primi 18 laureati fondano l’Alub (Associazione laureati università Bocconi) con l’allora scopo principe quello di supportare i giovani laureati a trovare e seguire una carriera all’altezza dei loro obbiettivi e favorire la solidarietà intergenerazionale, impegnandosi nella raccolta fondi per creare borse di studio per studenti meritevoli. L’associazione è divenuta community nel 2018. Nel suo intervento, Candiani ha illustrato l’importanza della community nella vita dell’Università e il ruolo che svolge per oltre 144.000 Alumni sparsi in tutto il mondo. La Bocconi Alumni Community conta oggi 75 Chapter – 25 in Italia e 50 all’estero – e 13 gruppi tematici, con più di 1.600 persone coinvolte attivamente nella gestione delle attività e nella creazione di valore.

Candiani ha poi parlato dei quattro pilastri su cui si fonda la community: il networking, il career advice, il lifelong learning e il give back. Ha spiegato che il principale obiettivo della Bocconi Alumni Community è contribuire alla crescita personale e professionale degli ex studenti, sostenendoli anche oltre il termine del percorso universitario.


La cerimonia di inaugurazione ha proseguito con il discorso eloquente del Magnifico Rettore, il Professor Francesco Billari, il quale ha delineato le ambiziose prospettive dell'università, evidenziando come la Bocconi continui a essere un faro di eccellenza e innovazione accademica non solo in Italia, ma a livello internazionale.


"Siamo nel secolo dell'università", ha affermato il Rettore Billari, "e la Bocconi vuole essere protagonista. Vogliamo agire per un futuro migliore, con l’intera nostra comunità". È una missione radicata nella storia dell'istituzione, fondata nel 1902 grazie alla generosità di Ferdinando Bocconi, e che continua a guidare l'università verso nuovi traguardi. La Bocconi ha sempre avuto una forte vocazione internazionale, e questo è evidente nei numeri crescenti di studenti internazionali che scelgono Milano per i loro studi. Nell’anno accademico 2024/25, gli studenti internazionali rappresentano il 40% degli iscritti al primo anno nelle scuole undergraduate e di giurisprudenza.

L'internazionalizzazione è una chiave fondamentale della strategia della Bocconi, e si manifesta non solo attraverso l'insegnamento in inglese, che copre attualmente il 70% dei corsi di laurea e master, ma anche nei contenuti dei corsi stessi. "Portiamo il mondo a Milano, e siamo orgogliosi di questo", ha sottolineato Billari. Dall'anno accademico 2025/26, l’intera offerta di Master of Science della Bocconi sarà erogata in inglese, riflettendo una visione sempre più globale e contemporanea dell'educazione.

Con l’inizio del nuovo anno accademico, l’Università Bocconi segna un ulteriore passo verso l’internazionalizzazione dei suoi programmi formativi. Il Rettore Francesco Billari ha annunciato la fusione dei corsi di Management e International Management in un unico percorso denominato International Management, interamente in lingua inglese. "Questo programma," ha dichiarato il professor Billari, "è ulteriormente articolato in diverse concentrazioni specialistiche: IM-Concentrations, IM-CEMS, IM-China MIM, IM-Essec e IM-Global Experience," offrendo agli studenti un ampio ventaglio di "opportunità di specializzazione ed esperienze formative internazionali di altissimo livello." Con questo nuovo approccio, la Bocconi si propone di rispondere in modo sempre più puntuale alle richieste di un mercato globale in continua evoluzione.


Guardando al futuro, a partire dall’anno accademico 2025/26, anche i corsi di Finance e Marketing Management saranno offerti esclusivamente in inglese. Secondo il magnifico Rettore, questa scelta risponde alla volontà di preparare gli studenti "a operare in contesti globali e a rispondere alle sfide del futuro." Inoltre, i programmi AFC (Accounting, Financial Management and Control) e CLELI (Economia e Legislazione per l’Impresa) verranno unificati nel nuovo Master of Science in Accounting and Financial Management (AFM), anch’esso completamente in lingua inglese.

L’internazionalizzazione, come ha sottolineato Billari, "non si limita alla lingua veicolare, ma si estende soprattutto ai contenuti dei corsi," progettati per formare professionisti capaci di affrontare e comprendere dinamiche economiche e sociali a livello globale. Con questo orientamento, la Bocconi si conferma sempre più come un "ponte tra l’Italia e il mondo," offrendo ai propri studenti una formazione che li prepara a diventare leader internazionali e innovatori del futuro.

Il discorso del rettore, il professor Billari ha poi toccato il tema dell'eccellenza accademica e della ricerca, sottolineando come i ranking internazionali confermino la posizione di leader della Bocconi in diverse discipline. "La qualità della nostra ricerca è riflessa nel QS World University Rankings per Scienze Sociali e Management, dove la Bocconi si colloca al 1° posto nell’Unione Europea, al 4° in Europa e al 16° posto nel mondo.", ha detto.

Inoltre, l'università continua a promuovere una cultura dell'inclusione e della responsabilità sociale, come dimostrano le numerose iniziative a supporto degli studenti e le collaborazioni con il terzo settore. "La Bocconi è stata fondata da un filantropo come università senza scopo di lucro, che agisce per finalità esclusive di utilità sociale", ha ricordato il Rettore, un impegno che rimane centrale nella sua visione di educazione.



Con il nuovo anno accademico, la Bocconi sembra più che mai pronta a continuare il suo percorso di crescita e innovazione, sostenendo la formazione di leader capaci di affrontare le sfide globali con competenza e integrità. "Studiare alla Bocconi vuol dire imparare a migliorare il mondo", ha concluso il magnifico Rettore, il professor Billari, invitando tutta la comunità accademica a partecipare attivamente a questo ambizioso progetto.

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