La 23^ Edizione del Tappeto di Fiori di Bruxelles: Un'Opera d'Arte Floreale Inedita



La 23^ edizione del Tappeto di Fiori di Bruxelles si è conclusa con grande successo, accogliendo visitatori da tutto il mondo tra il 15 e il 18 agosto. Questo evento biennale, che dal 1971  trasforma la grand place, eccetto nel 2020 che era stato cancellato a causa della pandemia, ha attirato quest’anno moltissime persone provenienti da ogni angolo del globo, molte delle quali, circa 20.500 hanno avuto l’opportunità di ammirare l'imponente installazione floreale dal balcone del municipio di Bruxelles.

Quest’anno, l'evento ha segnato una svolta significativa, non solo per la dimensione e la bellezza del tappeto, ma anche per la sua composizione. Tradizionalmente realizzato con begonie, il tappeto ha visto per la prima volta l’utilizzo delle dalie Campine, che hanno aggiunto un tocco di novità e vivacità alla Grand-Place. Il design del tappeto del 2024, denominato "Rhizome", rappresenta una vera e propria rottura con la tradizione. Contrariamente ai motivi precedenti, spesso ispirati a eventi culturali, paesi ospiti d’onore o anniversari particolari, quest’anno il disegno è stato concepito come un omaggio innovativo a Bruxelles, all'Art Nouveau e alla street art, riflettendo anche elementi di gioventù e surrealismo.

Questa edizione segna un cambiamento significativo: per la prima volta, il Tappeto Floreale è composto per l'80% da dalie, una percentuale così alta che comporta un lavoro notevole. Ogni metro quadrato del tappeto richiede una quantità considerevole di fiori, in quanto le dalie sono più piccole rispetto alle begonie tradizionalmente utilizzate. L’opera di quest’anno è composta da oltre 500.000 dalie, che coprono un’area di ben 1.300 metri quadrati, rendendo questo tappeto floreale uno dei più vasti e impressionanti mai realizzati.


L’assessore alla cultura, al turismo e ai grandi eventi della città di Bruxelles, Delphine Houba, che presiede anche l’organizzazione senza scopo di lucro Flower Carpet Brussels, ha dichiarato: “Questa 23^ edizione segna una pietra miliare per il Flower Carpet, introducendo un elemento di novità. Siamo estremamente orgogliosi di aver potuto onorare la nostra città, capitale floreale d’Europa e punto di riferimento internazionale per l'Art Nouveau e il Surrealismo, attraverso questa straordinaria opera d'arte effimera.”

Il tappeto è stato progettato da Océane Cornille, un’artista di strada di Liegi conosciuta con il nome di "Whoups". Dopo aver studiato graphic design all’École Supérieure des Arts de Saint-Luc di Liegi, Océane ha sviluppato uno stile distintivo caratterizzato da poesie grafiche piene di simboli, che combinano emozione e materiali in modo equilibrato. Océane ha spiegato la sua ispirazione con queste parole: “Il mio approccio artistico si ispira al concetto di rizoma vegetale per esprimere la complessità e l'interconnessione di Bruxelles. Le linee nel mio lavoro rappresentano il rizoma delle piante, ma sono anche una metafora del rizoma urbano, dove i quartieri si intrecciano e si differenziano in una rete complessa e dinamica. Come le radici di una pianta, queste linee si intersecano e si sovrappongono, creando una rete densa e organica che riflette la diversità e la vitalità di Bruxelles.”

Quest’anno, il tappeto floreale era composto da oltre 500.000 dalie, coprendo una superficie di 1.680 metri quadrati, rendendolo uno dei più grandi al mondo. La realizzazione dell’opera è stata possibile grazie al lavoro instancabile di 120 volontari, la cui dedizione e passione hanno contribuito a rendere l’evento un’esperienza memorabile.

Ora, non resta che attendere la fine del 2025 per scoprire se il Tappeto di Fiori sarà inserito nel Patrimonio Culturale Immateriale dell'UNESCO, un riconoscimento che potrebbe ulteriormente esaltare il prestigio di questa affascinante tradizione.

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